domenica 22 giugno 2008

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"...Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards.
Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che vuole l'affitto ogni primo del mese.
Credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere una madre e un padre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi.
Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa.
Credo che non sia tutto qui, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche dio.
Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose.
Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stro**ate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono.
Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddie Merckx.
Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri....."

lunedì 2 giugno 2008

prosecco, vino rosso, caffe, ammazzacaffe



perdersi tra la folla,
ritrovare i mie occhi attirati a te come colla
provare sguardi come carezze,
e trovarne il senso squilibrato di queste certezze,
incerte come le giornate d'aprile
continuarti a seguire ed inseguire .... fino in Cile
forse comincerà come in un grande blu,
parlando piano cercando di non fartici pensare su

ma quale storia vuoi che io racconti?
per arrivare a te potrei costruire ponti
caldi maglioni i miei palmi,
se vorrai seguirmi ti chiedo soltanto di non voltarti.
per te fata che vien di notte
lascerò accesi i lumi per far coincidere in me le tue rotte.