lunedì 29 ottobre 2007

incapace aspettativa




giro, mi rigiro,
Sveglio, finalmente!!!
uno strano impeto mi coglie, sbarro gli occhi, come se mi sentissi in ritardo
desideroso mi affretto, controllo: la pelle, gli occhi, la pancia, le mani
apposto
continuo desideroso, la smania è forte, finisco di controllare la mia tana,
tutto è come l'avevo lasciato prima di addormentarmi,
Arrivo alla soglia, un unico grande respiro, soave, smanioso
gli occhi accompagnano la mano alla maniglia e finalmente sono fuori
ma.....
.......non era cosi che me l'aspettavo;

un ghigno mi taglia il volto,
mi stiracchio, cercando di mettere a fuoco la situazione,
il gelo si insinua lungo il mio addome, la schiena un unico movimento si irrigidisce,
Ho la pelle di un oca...
...magari tra un po migliora
passo la soglia...è notte..non ci sono ne grilli ne gufi,
silenzio
neanche la luna prova a guardarmi.
Mi muovo furtivo, annusando l'aria....
Non c'è frizzantezza nell'aria, ne stuzzicanti profumi
continuo magari è solo un caso....
Ritrovo il vento, non è una buona compagnia.
Spoglio di odori si insinua avido nel mio respiro. Mi paralizza il naso
Mi fermo, dove le zampe già stanche possano asciugarsi
rimango in attesa di un sussulto o di un fratello;
avverto solo un brontolare lontano oltre le montagne dal soffitto rossastro,
osservo ogni direzione possibile e mi immergo nei miei ricordi.
L'unica coincidenza con la realtà sta nelle linee delle montagne
il cielo ha sofferto il passar del tempo,
ha crepe vistose in coincidenza degli alberi.
Poi impreparato nascondo il muso
e prendo coscienza di aver consumato un infantile letargo.

domenica 28 ottobre 2007

Montefalco Sagrantino


La bottiglia recita :




"Sagrantino. E' questo il vitigno che identificano l'idea stessa di Montefalco nel panorama enologico mondiale, dando significato alla parloa terroir. Un vino unico ed eccezionale, ricco e longevo, lontano da ogni possibile forma di omologazione e capace di emozionare ad ogni sorso."

giovedì 25 ottobre 2007

Omaggio ad una canzone


"La canzone è una penna e un foglio
così fragili fra queste dita,
è quel che non è, è l’erba voglio
ma può essere complessa come la vita.
La canzone è una vaga farfalla
che vola via nell’aria leggera,
una macchia azzurra, una rosa gialla,
un respiro di vento la sera,
una lucciola accesa in un prato,
un sospiro fatto di niente
ma qualche volta se ti ha afferrato
ti rimane per sempre in mente
e la scrive gente quasi normale
ma con l’anima come un bambino
che ogni tanto si mette le ali
e con le parole gioca a rimpiattino.
La canzone è una stella filante
che qualche volta diventa cometa
una meteora di fuoco bruciante
però impalpabile come la seta.
La canzone può aprirti il cuore
con la ragione o col sentimento
fatta di pane, vino, sudore
lunga una vita, lunga un momento.
Si può cantare a voce sguaiata
quando sei in branco, per allegria
o la sussurri appena accennata
se ti circonda la malinconia
e ti ricorda quel canto muto
la donna che ha fatto innamorare
le vite che tu non hai vissuto
e quella che tu vuoi dimenticare. .."


(Francesco Guccini, Una canzone)

lunedì 22 ottobre 2007


Le cose che non vivi
rimangono nell'aria
come farfalle al sole,
ubriache di luce
P.s. non è mia ma valeva la pena rubarla

martedì 16 ottobre 2007


rimarro qui ad ammirarti
con la compagnia di una luna
in un cantuccio, dietro una stella

prima o poi mi lasciero cadere
...ma per ora rimarro a guardati
vestita d'allegria, piroetta su mattonelle ruvide

ho piedi felici in notti come questa.